Prendersi cura degli altri fa bene a se stessi

febbraioNoi esseri umani siamo inevitabilmente soli ma lo siamo in mezzo a una moltitudine: quando un essere umano comincia a esistere, di fatto comincia a coesistere. Essere consapevoli di aver bisogno di ABBRACCI e di CAREZZE, di una parola gentile e di uno sguardo benevolo non è sentimentalismo, ma una cosa umanamente vitale. Educare significa coltivare noi stessi e la nostra anima, dare una forma migliore al nostro essere. Educare anche alla passione per sé. La cura è un atto culturale e non esiste vita senza cura. Eppure, nella pratica è continuamente svilita: i medici prescrivono terapie e gli infermieri le somministrano senza più prendersi il tempo di stabilire una relazione vera con il paziente, costretti dai tagli di bilancio a sacrificare l’empatia all’efficienza, a stare dentro ai tempi dettati dal mercato del lavoro. La stessa cosa capita a scuola, dove si rincorrono programmi ed eccellenze trascurando la grandezza che ciascuno porta in dote e che dovrebbe essere stimolato a scoprire e mettere a frutto. L’attenzione è un gesto cognitivo primario. E quando è appassionata, concentrata sull’altro, niente la può smuovere. Diventa anche un gesto etico. Tenere l’altro nel proprio sguardo è il primo gesto di cura.
APPUNTAMENTI SULLA PIATTAFORMA GOOGLE MEET (il link sarà comunicato tramite news letter e profilo FB un paio di giorni prima dell’evento)
…..come gesti di CURA
• GIOVEDI’ 4 FEBBRAIO ore 21 – conversazione di GIANCARLO CASELLI “PANDEMIA E MAFIA”

• GIOVEDI’ 11 FEBBRAIOore 21 – conversazione di VITO MANCUSO “ I QUATTRO MAESTRI”

• MERCOLEDI’ 17 FEBBRAIO ore 21 – conversazione di LUCIANO MANICARDI, priore di Bose “PANDEMIA E QUARESIMA”

• GIOVEDI’ 25 FEBBRAIO ore 18 – conversazione di ALEX ZANOTELLI “LE PANDEMIE di cui non si parla”

La cura non è un sentimento o un’idea, ma un atto, perché è qualcosa che si fa nel mondo in relazione con altri. Heidegger sostiene che gli esseri umani “sono ciò che vanno facendo” ed allora si può dire che il modo di fare la cura rivela il modo di essere. Perché ben-agire e ben-essere sono coincidenti.