NATALE 2016

Esiste il “bene”.
Occorre soltanto dargli spazio, respiro, ascolto.
Esiste anche il male, ma la vita non è il male.
Quella sul male è una domanda che viene da lontano, diversamente espressa lungo tutto il corso della storia umana. Perchè tanta sofferenza? Perchè l’orrore non cessa di abitare il mondo? Perchè la ferocia degli uomini ci appare inesauribile? Perchè mentre si conclude una guerra, un’altra ne comincia? Perchè un bambino muore prima di essere nato?
Perchè tanti nostri fratelli devono annegare nel Mediterraneo mentre sono alla ricerca di un futuro migliore e più dignitoso? Perchè tanti padri di famiglia e tanti giovani sono angosciati alla ricerrca di un posto di lavoro che possa dare più significato alla propria vita?
Il Natale di Gesù  ci ricorda che il bene ha un suono più tenue del male. Ha il passo leggero, ci sfiora e spesso non ce ne accorgiamo. Improvvisi squarci di luce nella più fitta oscurità.
Ma il bene non è solo un bagliore repentino destinato a svanire. E’ anche un silenzio improvviso, un sussurro, prossimo a ciò che non può essere detto. Il bene è sommesso.
Così è anche il Natale di Gesù.
Ci parla sottovoce, ammantato di pudore, non riempie le cronache, non urla nelle piazze.
Riscoprire il Natale di Gesù come lo scambio occasionale e gratuito di un sorriso, il passaggio luminoso in cui uomini e donne si incontrano, si sfiorano, per poi tornare a separarsi.
Potrebbe essere questo il Natale? Qualcosa di inatteso? Gratuito? Un’ombra senza direzione?
Un’esperienza che che riempie la vita e la storia di significati e contenuti sempre inediti e sconosciuti?
Il Natale ci invita a guardare OLTRE, ALTROVE, riconoscere i segni, magari diventare segno di speranza per i tanti (troppi, sempre di più) che a Natale si sentono soli come cani.
E lo sono davvero.
Buon Natale.
don Giuliano

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