MARATONA DEMOCRATICA

Quattro serate per capire come sarà della democrazia italiana nei prossimi anni.
Sono passati settant’anni dal 25 aprile 1945, il giorno della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, l’inizio di un cammino democratico. Non è una conquista data una volta per tutte, la democrazia. È una tensione, un viaggio, un processo di liberazione che non accetta celebrazioni vuote, che non può mai dirsi concluso.
Per questo serve affrontare un percorso ideale che comprende le radici storiche, le regole, le istituzioni, il futuro del nostro Paese. Una corsa a piedi tra letture, protagonisti, testimoni, storici, osservatori. In un paese che in apparenza sembra avviato verso una nuova stagione e in cui, al contrario, resistono i mali che ne hanno condizionato lo sviluppo negli ultimi decenni repubblicani. I poteri occulti, le massonerie, la criminalità mafiosa, il condizionamento soffocante dei soldi e degli affari, l’illegalità diffusa, la corruzione che inquina e distorce il gioco democratico dei partiti e della politica e la concorrenza economica negli appalti.
Maratona Democratica, si chiama così il ciclo di incontri organizzati a San Martino di Venezze-Rovigo dall’8 all’11 aprile.
Mercoledì 8 aprile il primo incontro sul tema “Il presente come storia”, con Luciano Canfora, storico e filologo classico, studioso e critico dell’ideale democratico e dell’evoluzione del concetto di potere, dalla Atene di Pericle ai nostri giorni.
Giovedì 9 aprile il secondo incontro sul tema “Le regole della democrazia”, con Gherardo Colombo, magistrato, uno dei protagonisti del pool Mani Pulite della Procura di Milano nel 1992-93 e da sempre impegnato sull’educazione dei giovani alla legalità e a coltivare “il vizio della memoria”.
Venerdì 10 aprile (in trasferta al teatro parrocchiale di Pontecchio Polesine) al giornalista Marco Damilano, inviato di politica dell’ “Espresso”, toccherà il compito di interrogarsi su “Come va l’Italia” tentando qualche linea interpretativa sulla nuova stagione della politica italiana che si è aperta con il governo Renzi.
Sabato 11 aprile, infine, il ciclo di incontri sarà concluso da un dibattito a due voci dalla costituzionalista Lorenza Carlassare, il magistrato Giovanni Palombarini sul tema “Costituzione e democrazia”.
La Maratona democratica, al suo traguardo, ritorna alle parole chiave della nostra convivenza civile. Quella della Costituzione nata dalla Resistenza. «Se voi volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione», disse Pietro Calamandrei a Milano nel 1955, celebrando il primo decennale della Liberazione.
Per questo il cammino di Liberazione non si interrompe mai.

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fonte: unpastosmb